la gerla di papà martin (1940)

un anziano facchino del porto di lehavre, lavorando fino a tarda età, compiendo innumerevoli sacrifici e risparmiando su tutto, ha potuto mandare il proprio figliolo all'università di parigi. ma nella grande città il giovane si lascia fuorviare da cattive compagnie e in breve, datosi al gioco, finisce per firmare cambiali per una grossa somma. venuto a conoscenza della cosa, il padre ritorna al lavoro nel porto adducendo in famiglia, come scusa, d'aver fatto sbagliate speculazioni perdendo ogni avere. il figlio, pentito, torna a casa e si arruola come marinaio per un lungo viaggio durante il quale, comprendendo il valore del duro lavoro, si trasforma completamente nel carattere. la serenità torna in casa dell'anziano genitore quando l'usuraio che possedeva le cambiali del giovane muore tragicamente.