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De vulgari eloquentia

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First publication year: 1304

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'Se non avesse scritto la Commedia, con ogni probabilità  Dante sarebbe passato alla storia come grande lirico e come grande linguista. Le ricerche sul campo e le teorizzazioni intorno alla lingua, incentrate sull'idea esclusivamente sua della storicità  e, quindi, della continua mutevolezza delle lingue parlate, sono di una modernità  che suscita ammirazione. E ammirazione suscita anche la preveggenza quasi profetica con la quale Dante scommette che una lingua frammentata in una miriade di dialetti e utilizzata tutt'al più per un uso letterario specialistico possa diventare la comune lingua di cultura.' (Marco Santagata)