
Año de la primera publicación: 2020
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Gli anni Cinquanta in Spagna furono anni ingrati, in cui tutto era peccato e peccare era reato: una realtà cupa, asfissiante, su cui Almudena Grandes apre uno squarcio, raccontando la storia di un uomo e di una donna che hanno avuto il coraggio di opporsi alla dittatura – anche dei sentimenti – che strangolava il paese.'Una delle più grandi scrittrici contemporanee' – Mario Vargas LlosaNel 1954 Germà¡n Velazquez Martàn decide di tornare a casa. Aveva lasciato la ÂSpagna un attimo prima della caduta della Repubblica grazie all'aiuto del padre, illustre psichiatra perseguitato dai franchisti. Negli anni dell'esilio in Svizzera, Germà¡n si è laureato e in seguito ha condotto una importante sperimentazione su un nuovo farmaco. Per questo gli hanno offerto un posto nel manicomio femminile di CiempoÂzuelos, vicino a ÂMadrid, dove ritrova Aurora Rodràguez Carballeira, che era stata la più enigmatica fra le pazienti di suo padre. Colta e intelligentissima, Aurora era affetta da una grave forma di paranoia che Âl'aveva condotta a compiere il più atroce dei gesti. Condannata per l'omicidio della figlia ÂHildegart, Aurora vive da anni in uno stato di apatia, interrotto solo per fabbricare inquietanti pupazzi di stoffa… Scardinare le difese di una mente così intricata saÂrebbe impossibile senza un alleato, ma Germà¡n può contare su Maràa, infermiera ausiliaria già messa a dura prova dalle esperienze della vita, malgrado la giovane età . Per lei infatti Aurora ha una considerazione particolare, insieme trascorrono lunghi pomeriggi studiando le piante e consultando il mappamondo alla ricerca di posti lontani. Sfidando le convenzioni, lo psichiatra si avvicina a Maràa, finché tra i due nasce un sentimento puro e fragile, che per sopravvivere dovrà sottrarsi alle ombre del passato di entrambi.