noi vivi (1942)

nella russia dei primi anni della rivoluzione una famiglia di condizione borghese mal si adatta al nuovo regime. un giorno una delle figlie, kira, incontra un giovane aristocratico, leo, e, individuate bene le sue qualità, se ne innamora pur sapendo che il giovane è tenuto d'occhio dalla polizia segreta sovietica per sospette attività sovversive, tanto che un giorno ella viene arrestata per complicità. sottoposta ad un pressante interrogatorio dal commissario del popolo, tra l'altro non insensibile alla sua bellezza, viene poi rilasciata per prove insufficienti. i due giovani vivono la loro storia d'amore, ma leo un giorno rivela una salute cagionevole che gli impedisce di fuggire verso un paese meno opprimente, e poiché è senza soldi la fanciulla si sacrifica, ad insaputa del giovane, divenendo l'amante del commissario per poter mandare l'uomo amato a curarsi in sanatorio.