gelosia (1930)

il marchese di roccaverdina ama appassionatamente, riamato, una sua contadina, ma non può sposarla per ragioni di casta; quindi, per non perderla, la dà in moglie ad un suo fattore al quale fa giurare che il matrimonio non verrà mai consumato. pochi mesi dopo il fattore viene ucciso misteriosamente da un colpo di fucile e i sospetti cadono su un contadino che viene condannato all'ergastolo. il vero autore del delitto altri non è che il marchese, divorato dalla gelosia che l'uomo non avesse tenuto fede ai patti. sconvolto dal rimorso si confessa al parroco del paese che lo esorta a costituirsi ma egli, per orgoglio, rifiuta il consiglio; anzi decide di sposarsi con una nobile fanciulla che lo ama ma che si renderà poi conto dell'errore commesso, d'essere stata cioè sposata senza amore. il marchese, accecato dalla gelosia, perseguitato dai fantasmi di un rimorso incancellabile, sconvolto dalla follia, muore solo e abbandonato.